Il fuoco, simbolo universale di trasformazione, purificazione, luce e connessione con il divino, ha sempre avuto un ruolo centrale nei riti religiosi e pagani. Fin dall’antichità, le civiltà hanno attribuito a questo elemento un potere mistico, capace di segnare il passaggio dal buio alla luce, dal peccato alla redenzione, dalla vita alla morte e viceversa.
Nella tradizione cristiana, il fuoco rappresenta la presenza divina, come nella Pentecoste o nel cero pasquale, e segna momenti di preghiera e riflessione. Nei riti pagani, invece, ha spesso avuto la funzione di propiziatore, proteggendo dalle influenze maligne o favorendo la fertilità e il rinnovamento. Ancora oggi, il fuoco mantiene un forte valore simbolico nelle celebrazioni popolari, soprattutto durante la Settimana Santa.
A Noicattaro, in provincia di Bari, il fuoco riscalda la notte del Giovedì Santo, illuminando il cammino dei “crociferi”, penitenti incappucciati che, vestiti con un lungo saio nero, portano sulle spalle una pesante croce di legno e trascinano una catena di ferro legata alla caviglia. Questo rito di espiazione è un simbolo di sacrificio e redenzione, un gesto di estrema devozione che richiama le sofferenze di Cristo durante la Passione.
Nel paese regna un rigoroso silenzio, interrotto solo dal suono sordo di un tamburo e dal rumore stridente delle catene e delle croci trascinate sull’asfalto. L’atmosfera è carica di tensione e spiritualità, mentre i fedeli seguono il cammino dei penitenti con profondo raccoglimento.
Durante la processione, i crociferi fanno visita alle sette chiese, un pellegrinaggio simbolico che richiama i momenti della Passione di Cristo: dall’Ultima Cena alla condanna, fino alla crocifissione. Giunti davanti alle chiese, lasciano la croce all’esterno e, camminando sulle ginocchia, si avvicinano all’altare flagellandosi con le catene in segno di penitenza e devozione. Questi riti rappresentano per i nojani momenti di intensa emozione e religiosità, coinvolgendo l’intera comunità in un’esperienza collettiva di fede e tradizione.
Il fuoco, in questo contesto, non è solo un elemento fisico ma un simbolo potente di sacrificio e rinascita, che illumina e riscalda il cuore dei fedeli, accompagnandoli in un viaggio spirituale che si rinnova ogni anno.
