A Montescaglioso, il 20 agosto si respira aria di festa grande, quella festa che aspetti tutto l’anno con ansia e che non vedi l’ora che arrivi. Tra luminarie, bancarelle e cassarmonica, gli abitanti della cittadina lucana raggiungono la Chiesa Madre, dalla quale, alle 10:30, uscirà la processione di San Rocco, patrono di Montescaglioso.
La folla accoglie il simulacro al grido di “Evviva San Rocco”, mentre la banda del paese intona l’inno dedicato al Santo, composto da un autore locale. Montescaglioso, infatti, vanta una ricca tradizione legata ai complessi bandistici.
Dopo un lungo giro tra le strette vie del centro storico, la processione raggiunge la piazza, dove ad attendere il Santo c’è la famiglia che avrà l’onore e l’onere di trainare, con i propri cavalli, il carro con la statua di San Rocco durante la Cavalcata.
In questa processione, una cinquantina di donne e uomini sfilano a cavallo, precedendo il grande carro del Santo tra la folla in festa e le immense gallerie di luminarie accese, che creano un magico contrasto con le pietre delle case e delle strade.
In piazza, la banda attende l’ingresso di San Rocco suonando le classiche opere liriche, mentre i bambini giocano sulla giostra con i cavalli. Tutto sembra riportare a una dimensione antica, ma allo stesso tempo leggera e distesa.
L’arrivo del carro in piazza è sottolineato dal suono della “Marcia Trionfale”, tratta dall’Aida di Giuseppe Verdi; gli applausi si intensificano e, ancora una volta, risuonano nell’aria come fuochi d’artificio le urla festose dei cittadini che acclamano il Santo:
“EVVIVA SAN ROCCO!”